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La scuola di Cesarotti e gli esordi del giovane Foscolo

C. Chiancone

Pazienti ricerche d’archivio hanno permesso di riportare alla luce la storia inedita del cenacolo cesarottiano. Un vero e proprio circolo culturale nel Veneto di fine Settecento, cui anche il giovanissimo Foscolo, semisconosciuto poeta improvvisatore, guardò inizialmente con entusiasmo.

Si è parlato spesso di Melchiorre Cesarotti (1730-1808) come del celebre traduttore d’Ossian e d’Omero, e come l’autore dell’importante Saggio sulla filosofia delle lingue. Era passata invece del tutto inosservata la dimensione sociologica e umana del suo magistero.

Nell’arco di cinquant’anni, il professore padovano seppe mettere assieme una squadra di fedelissimi allievi (per lo più poeti, traduttori, saggisti) pronti ad un’agguerrita battaglia per il rinnovamento della cultura italiana, sul solco della lezione illuminista e della moda « preromantica » europea. Fu quella che Cesarotti stesso definì la propria “famiglia”, fatta di tanti discepoli amati come figli e uniti tra loro da un senso di fraternità.

Pisa, edizioni ETS, 2013, 322 p.

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Année : 2013